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La pesca a Surf Casting (termine americano, letteralmente “Lanciare sull’onda”) è una tecnica praticata nei paesi atlantici ed introdotta in Italia, almeno al grande pubblico, verso la fine degli anni ’80, grazie ad alcuni pescatori che hanno svolto un preziosissimo lavoro di adeguamento delle tecniche statunitensi alle realtà del Mediterraneo, sperimentandole sulle coste della Sardegna che, ancor oggi, risultano essere le più adatte e quindi le più fruttuose per questa tecnica.
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La pesca a Surf Casting (termine americano, letteralmente “Lanciare sull’onda”) è una tecnica praticata nei paesi atlantici ed introdotta in Italia, almeno al grande pubblico, verso la fine degli anni ’80, grazie ad alcuni pescatori che hanno svolto un preziosissimo lavoro di adeguamento delle tecniche statunitensi alle realtà del Mediterraneo, sperimentandole sulle coste della Sardegna che, ancor oggi, risultano essere le più adatte e quindi le più fruttuose per questa tecnica. Infatti, le tecniche atlantiche puntano alla cattura dei grossi predatori che, nella fase di alta marea, si avvicinano alla costa per cacciare, attirati dalla schiera di grufolatori che si cibano degli organismi che il movimento delle acque liberano dalla sabbia. Anche per il surfcasting nostrano, i concetti rimangono pressappoco gli stessi, solo che la minor escursione tra la bassa e l’alta marea, non crea quella sufficiente mangianza ad attirare né grufolatori né predatori. Si è verificato che tali condizioni si ricreavano quando le onde delle mareggiate si infrangevano sulla spiaggia, sconvolgendo il fondale e liberando piccoli molluschi e crostacei che attiravano appunto i grufolatori e di conseguenza, anche i predatori. Quindi, la prima regola del surfcasting mediterraneo è quella che se non c’è onda, non c’è surf, anche se, in questi ultimi anni, ci si sta accorgendo che questa regola trova delle eccezioni e per alcune prede, come Mormora, Orata, Sarago e Razza si verificano catture anche con mare calmo. Da questa constatazione è nata una tecnica, seppur analoga al Surf Casting, che se ne differenzia sostanzialmente perché si pratica in condizioni di mare calmo o quasi calmo, chiamata “Beach Legering”, che prevede un’attrezzatura da pesca e una filosofia più “leggera” del Surf Casting. Tornando alla tecnica oggetto dell’articolo, va detto che tra tutte le pesche possibili in mare, il Surf Casting brilla per la sportività e per l’alta frequenza di cappotti! Infatti, a differenza di altre tecniche, il risultato di una battuta di Surf Casting è troppo legata al momento “magico” per essere alla portata di tutti. Prima di tutto il surf castman deve individuare con esattezza quando il mare è nelle condizioni ideali, cioè quando il moto ondoso libera nutrimento facendo accorrere le prede e quindi poterle insidiare. Queste condizioni non sono frequentissime e possono durare per un tempo variabile, sia di giorno che di notte, in cui il Surf Casting può offrire entusiasmanti catture.